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Trasparenza: nuova Commissione di garanzia e nuovo Regolamento per l’accesso

Semaforo verde della Giunta alle proposte avanzate nella seduta di ieri

 
Anche il Comune di Cesena, sull’esempio di altre città come Bologna e Torino, si doterà di una “Commissione di controllo e garanzia”. Nella seduta di ieri la Giunta comunale ha approvato la proposta di costituirla, dando seguito così a una delle indicazioni più rilevanti fra quelle contenute nel Piano di metà mandato. A darne notizia il Sindaco Paolo Lucchi in una lettera inviata oggi a tutti i consiglieri comunali, in vista della seduta del Consiglio comunale che dovrà esprimersi al riguardo.

Sarà proprio il Consiglio comunale, infatti, che – in caso di approvazione – dovrà dare vita a questo nuovo organismo, chiamato a svolgere un ruolo di verifica periodica sullo stato di attuazione degli atti di indirizzo, sulla coerenza degli atti gestionali con il Documento Unico di Programmazione e con il Piano Esecutivo di Gestione e, più in generale sulla coerenza fra gli indirizzi espressi dal Consiglio comunale e gli atti gestionali conseguenti.
In considerazione del ruolo che sarà chiamata a svolgere, la nuova Commissione sarà presieduta da un rappresentante dell’opposizione.

Sempre nella seduta di ieri, la Giunta si è occupata anche del nuovo “Regolamento per l’esercizio del diritto di accesso e in materia di trasparenza amministrativa”, finalizzato ad un riordino generale della materia, alla luce della nuova normativa entrata recentemente in vigore. Anche questo provvedimento – che prevede tre diverse tipologie di accesso: documentale, civico, generalizzato - fa parte delle azioni previste nel Piano di metà mandato, e anzi rappresenta un caposaldo all’interno del capitolo dedicato alla trasparenza. E anche in questo caso, sarà il Consiglio comunale a doverlo approvare. 

Di seguito il testo integrale della comunicazione del Sindaco ai Consiglieri comunali.


Durante l’ultima seduta, la Giunta comunale ha dato seguito a due fra gli atti più rilevanti tra quelli contenuti nell’attualizzazione del Piano di Mandato, così come deciso dal Consiglio comunale lo scorso 2 febbraio. Si tratta, infatti, della concretizzazione degli impegni contenuti nel capitolo legato alla trasparenza e, nello specifico, l’istituzione della “Commissione di controllo e garanzia dell'efficienza e dell'efficacia dell'organizzazione comunale” e della predisposizione del “Regolamento per l’esercizio del diritto di accesso ed in materia di trasparenza amministrativa”.

Nella sua prossima seduta del 20 aprile, quindi, il Consiglio comunale sarà chiamato a modificare l’assetto attuale delle Commissioni permanenti, istituendo la Commissione di controllo e garanzia dell'efficienza e dell'efficacia dell'organizzazione comunale, ai sensi dell’art. 44 del Testo Unico degli Enti Locali. Ciò significa che, a termini di legge, la Presidenza di tale organismo verrà affidata all’opposizione, in virtù della sua natura “di garanzia”.

Inoltre, val la pena di ricordare come la stessa delibera di Attualizzazione del Piano di mandato dell’Amministrazione comunale, votata il 2 febbraio scorso dal Consiglio comunale, contenesse un testo (Presentato dal Pd e sub-emendato dal M5S, approvato all’unanimità) che citava testualmente: “La materia della pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni è stata, come noto, oggetto di profonda modifica ai sensi del D.Lgs. 25 maggio 2016, n. 97: essa affida agli strumenti della trasparenza e dell’accesso il ruolo non solo di contrasto ai fenomeni corruttivi o di cattiva amministrazione, ma anche di garanzia strumentale per l’efficientamento della Pubblica Amministrazione nel suo complesso, destinata a diventare sempre più “casa di vetro” nei confronti di tutti e di ogni cittadino. Si introduce tra l’altro, in maniera significativa, una nuova forma di accesso civico ai dati e documenti pubblici equivalente a quella del sistema anglosassone, il Freedom of Information Act (FOIA): essa consente ai cittadini di richiedere anche dati e documenti che le Pubbliche Amministrazioni non hanno l’obbligo di pubblicare. L’efficacia di tale riforma per questa amministrazione si gioca non solo e non tanto sul rispetto dell’obbligo normativo (per il quale andranno comunque messi in campo azioni ed attività specifiche) quanto piuttosto nel tradurre il principio in strumenti di comunicazione effettiva e di piena comprensibilità per i cittadini. Proseguendo il percorso già intrapreso, la sfida, alla luce delle nuove disposizioni normative, è quella di trasformare la trasparenza in comunicazione e la comunicazione in piena informazione al fine di una partecipazione effettiva e fattiva. A tal fine risulta fondamentale iscrivere tali azioni all’interno di un perimetro ordinato e definito, definendo un vero e proprio Patto per la semplificazione e la partecipazione, quale impegno formalizzato che l’Amministrazione sottoscrive nei confronti dei cittadini e dei portatori di interessi collettivi e diffusi.

A livello contenutistico il patto diventa di fatto il “contenitore” dello sviluppo programmatico riferito a tale specifico ambito di intervento, in esso troveranno declinazione: 1) il codice della partecipazione nel quale dovranno confluire in maniera sistematica ed organica la disciplina dell’accesso, della trasparenza e della partecipazione con particolare riferimento ai quartieri; 2) l’istituzione della “Commissione di Garanzia e Controllo”, così come definita dal D.Lgs. 18/08/2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali) nell’ottica di verifica e costante monitoraggio dello stato di attuazione dei programmi entro il 30 aprile p.v.; 3) il piano di azioni positive per la semplificazione amministrativa (procedure, linguaggio, accesso ai servizi, ecc.); 4) iniziative di formazione congiunta (dipendenti, comitato utenti, consiglieri di Quartiere, stakeholder) in materia di trasparenza ed accesso; 5) il sostegno a processi di consultazione dei Quartieri e dei cittadini finalizzati a: raccogliere criticità, promuovere proposte, attingere informazioni; 6) lo sviluppo di “carta bianca” in una logica di maggiore partecipazione alle scelte di bilancio; 7) lo sviluppo di specifiche azioni per potenziare la comunicazione istituzionale, sviluppando l’utilizzo degli strumenti multimediali e social network; 8) lo sviluppo progetto open data; 9) la realizzazione di indagini di customer satisfaction”.

In conseguenza di questo impegno formale, i compiti affidati alla Commissione, per come è definita oggi nel testo che passerà all’esame del Consiglio comunale, riguardano la verifica periodica sullo stato di attuazione degli atti di indirizzo; la coerenza degli atti gestionali con il Documento Unico di Programmazione e con il Piano Esecutivo di Gestione. Ciò comporta, in automatico, un ruolo di analisi sulla coerenza fra gli indirizzi espressi dal Consiglio comunale e gli atti gestionali conseguenti.

Il Regolamento per l’esercizio del diritto di accesso ed in materia di trasparenza amministrativa, prende invece le mosse dai provvedimenti di riforma della Pubblica Amministrazione che, nello specifico, prevedono una nuova forma di accesso civico ai dati e documenti pubblici equivalente a quella che nel sistema anglosassone, è il Freedom of Information Act (FOIA). Nello specifico, con questo Regolamento, si introduce un nuovo tipo di accesso civico, che consiste in un diritto di accesso del tutto indipendente dalla titolarità di situazioni giuridicamente rilevanti e che concerne tutti i dati ed i documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni (nel rispetto di limiti previsti), anche quando per gli stessi non esiste un obbligo di pubblicazione.

Lo schema di regolamento predisposto, in coerenza con gli obiettivi perseguiti dalla nuova normativa, è finalizzato ad un riordino generale della materia e disciplina, tra l’altro, le tre diverse tipologie di accesso: documentale, civico, generalizzato.Con questi due provvedimenti, che passano ora nella disponibilità del Consiglio comunale, si concretizzano quindi gli indirizzi espressi dal Consiglio comunale in materia di trasparenza, aumentando – per i cittadini ed i Consiglieri comunali - le opportunità ci conoscenza e confronto con le scelte amministrative.Sul versante della Commissione di controllo e garanzia dell'efficienza e dell'efficacia dell'organizzazione comunale, Cesena si allinea così all’impostazione di altri grandi Comuni italiani (quali Bologna, Roma, Torino) che, a fianco delle commissioni permanenti che si occupano degli aspetti ordinari della gestione amministrativa, prevedono uno strumento di garanzia, quale la nuova Commissione, giustamente affidata ad una presidenza espressa dai gruppi di opposizione.

Il Sindaco
Paolo Lucchi